4. Vetreria e strumenti utilizzati nei laboratori di chimica

4.4. Strumenti per lo scambio termico

Bagno Termostatico

I bagni termostatici sono costituiti da vasche in acciaio inox contenenti acqua termostatata nella quale vengono immersi recipienti da riscaldare.

Sono utilizzati in quelle analisi in cui serve riscaldare in modo uniforme e contemporaneamente più recipienti. Le temperature raggiunte dal bagno sono relativamente basse (circa 80°C) ma il grande vantaggio dei bagni termostatici è dovuta alla rapidità del riscaldamento.

bagno termostatico

Il riscaldamento tramite bagno termostatico viene spesso preferito a quello a fiamma del Becco Bunsen perchè è possibile evitare riscaldamenti eccessivi per contatto diretto con la fiamma, oltre a spruzzi, che possono provocare decomposizioni indesiderate della sostanza da riscaldare.

La struttura esterna dei bagni termostatici è solitamente realizzata in materiale atermico e antiurto; le vasche di contenimento, realizzate in acciaio inox, sono munite di rubinetto per lo scarico dell'acqua.

Allo scopo di ottenere un buon isolamento termico della struttura, nell'intercapedine tra la struttura esterna e la vasca di contenimento viene inserita della fibra di vetro. Alcuni modelli sono muniti anche di un coperchio realizzato in materiale atermico e antiurto.

Bagno termostatico con coperchio

Il controllo e la regolazione della temperatura dell'acqua avviene attraverso un termostato con scala graduata.

Becco Bunsen

Il becco Bunsen o semplicemente Bunsen è un bruciatore utilizzato nei laboratori di chimica per il cui uso è necessario seguire determinate norme di sicurezza (al riguardo si veda: norme di sicurezza nell'uso del Bunsen).

E' formato da un cannello verticale solitamente in acciaio, fissato su una base metallica. E' alimentato a gas di città o a gas metano. Il gas entra nel bruciatore attraverso un iniettore a ugello posto alla base dell'apparecchio ed è possibile regolare la quantità di gas mediante un apposito rubinetto.

bunsen

Nella parte inferiore, il cannello presenta due fori opposti ed è circondato da un manicotto anche esso fornito di due fori. La quantità di aria aspirata e quindi immessa all'interno della canna del bruciatore, può essere regolata ruotando il manicotto.

becco Bunsen

Se i fori presenti nel cannello e quelli presenti sul manicotto non coincidono, la quantità di aria miscelata con il gas è nulla e la fiamma è gialla e poco calda. Se i due fori invece coincidono perfettamente, la quantità di aria miscelata con il gas è massima e la fiamma è di colore azzurro e calda.

Tipologie di fiamma di un becco Bunsen

Sono in commercio anche becchi Bunsen con sistemi di sicurezza particolarmente indicati per laboratori scolastici. Infatti, se accidentalmente si dovesse spegnere la fiamma del bruciatore, sono muniti di valvola di sicurezza che interrompe immediatamente l'erogazione del gas.

Stufa termostatica

Le stufe elettriche in uso nei laboratori di chimica vengono utlizzate per essiccare precipitati o altre sostanze solide.

Sono costutite da armadi metallici in acciao inox a forma di parallelepipedo. Sono munite di sportello e piani interni forati per favorire la circolazione d'aria. Le pareti e lo sportello delle stufe sono perfettamente coibentate; sono riscaldate elettricamente e al loro interno è possibile raggiungere temperature di 250-300°C. Talvolta sono munite di timer.

Stufa

Le muffole sono stufe elettriche di materiale refrattario che possono raggiungere i 1800°C.

muffola

Vengono utilizzate per la fusione di metalli e la loro calcinazione. I campioni sono contenuti in crogioli che vengono maneggiati con pinze metalliche.